Il nostro team di avvocati
Lo Studio legale SPP è costituito da tre professioniste esperte ciascuna in diversi settori: diritto di famiglia e successioni, diritto penale e responsabilità civile, diritto del lavoro e recupero credito.
Simona Stefanutto
Diritto di famiglia
Simona avvocato Stefanutto, laureata in giurisprudenza a Trieste, a pieni voti con il chiarissimo professor Giorgio Spangher, tra i massimi studiosi della procedura penale in Italia, con la tesi di laurea “I profili processuali dei
reati di violenza sessuale” Già da studentessa, infatti, ha dimostrato sensibilità ai temi della violenza di genere e alla tutela dei diritti soggettivi personalissimi.
Dall’inizio della pratica forense si è dedicata al
diritto di famiglia in tutte le sue declinazioni compreso il diritto delle successioni, e con particolare attenzione ai diritti dei minori che rappresenta avanti al Tribunale dei Minorenni, nel ruolo di tutrice, curatrice ed avvocato.
Ha
maturato esperienze anche transfrontaliere in Francia, Austria, Germania, Inghilterra e Olanda con l’applicazione delle norme europee per il recupero dei crediti alimentari, del regolamento Bruxelles I bis, regolamento Bruxelles
II bis e convenzione dell’Aja.
Approfondisce periodicamente la propria formazione professionale con corsi di studio presso il Cesdif (Centro studi di diritto di famiglia) di Rimini, con i corsi e con gli articoli tenuti
dal professor Dose e a formazione continua regionale.
Elisa Puntin
Diritto Penale
Elisa avvocato Puntin, nata a Palmanova il 21.07.1980, ho conseguito la maturità scientifica presso il Liceo "A. Einstein" di Cervignano del Friu1i e mi sono laureata nel 2009, presso l’Università di Udine, conseguendo l’abilitazione
alla professione forense nel 2011.
Fin dagli studi universitari ho maturato interesse per la materia penalistica, che ho potuto approfondire nel corso della pratica forense ed ora nell’ambito della nostra associazione
professionale mi dedico alla materia in tutto i suoi aspetti, dai reati contro la persona, la famiglia e il patrimonio, ai reati in materia di circolazione stradale, al diritto carcerario assistendo i clienti, sia come imputati
che come persone offese, nell’ambito dei processi innanzi ai Giudici di Pace, Tribunali, Corti d'Appello e Tribunali di Sorveglianza in regione e fuori regione.
Sono abilitata al Patrocinio a spese dello Stato sia in materia
penale sia in materia civile.
Mi occupo, altresì, della gestione di pratiche tavolari e della redazione di dichiarazioni di successione tramite il sistema telematico.
Le mie competenze professionali sono costantemente
aggiornate grazie alla frequentazione dei corsi di formazione organizzati dagli ordini professionali sia in regione che fuori regione.
Elisabetta Pez
Diritto civile
Elisabetta avocato Pez laureata presso l'Università degli Studi di Bologna con tesi in diritto privato dell'economia con titolo "Il mutuo agevolato alle imprese".
Durante il praticantato e fin dall'inizio dell'attività professionale
si è dedicata al diritto civile, con particolare riferimento al recupero del credito sia per società di piccole e grandi dimensioni, per condomini, per professionisti, per soggetti privati ecc. Tra i propri clienti decennali,
vanta diverse amministrazioni condominiali, società di trasporto, società di capitali e di persone, imprese artigiane.
Si dedica, inoltre, da anni al settore del diritto del lavoro, patrocinando cause sia in favore dei
lavoratori che dei datori lavoro. Nel biennio 2010-2011 ha partecipato alla Scuola di Alta Formazione in diritto del Lavoro, Sindacale e della Previdenza Sociale, organizzata dalla Associazione Giuslavoristi Italiani presso la
sede di Padova.
Ha maturato esperienze presso tutti i Fori regionali e alcuni Fori fuori Regione.
Aggiorna ed ampia le proprie competenze partecipando ad i corsi di formazione organizzati dagli ordini professionali
nonché a corsi organizzati da associazioni e fondazioni private in specifiche materie di interesse attirale quale la Gestione della crisi da indebitamento.
Il disegno di legge “Pillon” è un pericoloso tentativo di riscrivere il diritto di famiglia. Se approvato, secondo la recente lettera di biasimo dell’Onu, rappresenterebbe
“una grave regressione, alimentando le disuguaglianze e le discriminazioni basate sul genere, e priverebbe le vittime di violenza di importanti protezioni.” Le critiche delle relatrici delle Nazioni Unite riprendono, punto per punto, quelle
già avanzate in Italia da diverse associazioni di avvocati, psicologi e operatori che si occupano di famiglia e minori, dai centri anti-violenza e dai movimenti femministi.